Ciao!!

Come sicuramente avrai notato, i social e le campagne pubblicitarie di questa Estate 2021 sono pieni di proposte di costumi da bagno che oltre ad essere modaioli sono anche in linea con le regole della sostenibilità. Come sai il tema mi è caro, quindi ho deciso di fare qualche ricerca in proposito.

Di cosa sono fatti questi costumi?

Prevalentemente di plastica! Esatto, proprio della sostanza che maggiormente inquina mari ed oceani, e che da essi viene recuperata: boe, bottiglie, giocattoli, cannucce, sacchetti: quanta ne utilizziamo ancora, nonostante gli sforzi di ridurne il consumo degli ultimi anni!

 

Qui in Italia, l’idea di creare indumenti da mare con tessuto riciclato è venuta ad un’azienda trentina e ha preso piede una decina di anni fa. L’azienda, produttrice di fibre sintetiche, ha sviluppato una tecnologia che ha chiamato Econyl®, un particolare nylon ricavato dagli scarti delle reti da pesca, che apparentemente è riciclabile all’infinito.

I primi a credere in questa innovazione sono stati entusiasti startupper o piccoli produttori, perlopiù artigianali. Ma negli ultimi anni anche i colossi dell’industria dell’abbigliamento si sono dovuti adeguare al trend del beachwear ecologico.

Era ora!

Come faccio ad orientarmi tra le proposte?

Non possiamo fare altro che fidarci di ciò che c’è scritto sull’etichetta, per scoprire quali materiali sono stati utilizzati per produrre quel bikini o quel pantaloncino che ti piacciono tanto. Non esiste solo il nylon riciclato. I tessuti possono infatti provenire anche da materie prime naturali, o altre fibre sintetiche rigenerate.

E poi c’è la questione della filiera, dove entra in gioco anche la tracciabilità di queste materie.

Per andare sul sicuro, cerca di individuare quei capi che hanno ottenuto la certificazione GRS, Global Recycle Standard, che garantisce, come riporta il sito ufficiale: “prodotti contenenti almeno il 20% di materiale da riciclo pre-consumo e post-consumo; attività e processi manifatturieri attraverso i quali il materiale riciclato viene impiegato per realizzare prodotti intermedi (ad esempio: filati e tessuti) o prodotti finiti destinati al consumatore, che utilizzino modelli e procedure gestionali conformi ai requisiti fissati”.

Ma il risultato?

I costumi green sono esattamente come tutti gli altri. Elastici, morbidi, resistenti al sale al cloro e ai prodotti solari. Indossandoli, non troverai nessuna differenza rispetto alla lycra o al cotone tradizionali.

Non si biodegradano nell’acqua, non ti preoccupare!

Insomma, che si tratti di acquistare brand indipendenti o marchi famosi, la parola d’ordine della moda mare Estate 2021 è: sostenibilità.

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