Buongiorno!

Avrebbe compiuto 94 anni proprio questo mese, precisamente l’11 febbraio, la donna che è passata alla storia come l’inventrice della minigonna: Mary Quant.

Nata nel sobborgo londinese di Blackheath, Mary è figlia di due professori della London University che sognano per lei lo stesso destino. Ma la ragazza ha idee completamente differenti e, dopo aver frequentato la Blackheath High School, si iscrive al Goldsmiths College dove segue i corsi di educazione artistica e illustrazione.

Il suo spirito ribelle non si manifesta solo attraverso la scelta degli studi: ad appena 16 anni va via di casa, per seguire l’ideale di una vita bohémienne nella capitale inglese. È in questo periodo che conosce Alexander Plunket Greene, suo futuro marito e socio, che con lei condivide il bisogno di libertà e l’avversione a qualsiasi regola. Il ragazzo, figlio di nobile famiglia, è anche nipote del celebre filosofo Bertrand Russell.

I due vivono all’avventura fino a quando Alexander, compiuti i 21 anni d’età, non eredita una grossa somma di denaro.

Nel 1955, così, con l’aiuto dell’amico avvocato e fotografo Archie Mc Nair, la coppia acquista una palazzina su King’s Road, a Chelsea.

Mary ed Alexander non si limitano ad abitarci: al piano terra decidono di aprire una boutique, che chiamano Bazaar.

Inizialmente guardato con semplice curiosità, il Bazaar attira ben presto i giovani londinesi più intraprendenti, grazie alla particolarità delle sue vetrine sempre diverse: alla fine di ogni giornata, Alexander reinveste gli incassi acquistando nuove stoffe che Mary trasforma in nuovi capi durante la notte.

Giorno dopo giorno, il Bazaar diventa uno dei simboli della Swinging London. La shopping experience (come diremmo oggi!) che offre è unica: si possono fare acquisti fino a tarda notte, sorseggiando un cocktail e ascoltando musica.

È proprio in questo contesto di fermento creativo e libertà che, nel 1963, Mary inventa la minigonna, il capo che rivoluzionerà la moda femminile.

“Non avevo il tempo di aspettare la liberazione delle donne, e così sono andata avanti da sola”, dichiarerà. Ma sosterrà anche che: “Sono state le ragazze di King’s Road a inventare la mini”, ovvero le sue clienti con le loro necessità.

Non si può dire se sia nata prima l’emancipazione femminile o la minigonna, quel che è certo è che si tratta comunque di un tassello fondamentale della storia della moda.

La minigonna e le altre creazioni di Mary Quant arrivano presto indosso a icone come Twiggy e Jean Shrimpton, e a celebri femministe come Germaine Greer e Gloria Steinem.

Nel 1966 è la stessa Quant ad indossarla nientemeno che a Buckingham Palace, dove la Regina le conferisce l’alta onorificenza dell’Ordine dell’Impero Britannico, per il suo contributo all’industria della moda.

Nel campionario delle innovazioni introdotte dalla stilista inglese non c’è solo la minigonna: nascono dalla sua visione anche gli hot pants, il maglione skinny rib (piccolo e aderente), il reggiseno senza cuciture booby trap, il PVC usato per confezionare minidress, impermeabili e stivaletti effetto bagnato.

Mary Quant muore nel 2023, a 93 anni, ma le sue creazioni non hanno ancora smesso di esercitare la loro influenza sulla storia del costume e dell’emancipazione femminile.

“La moda non è frivola. Fa parte dell’essere vivi oggi”.

(Mary Quant)

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