Buongiorno!

La parola di oggi è: borsa.

Borsa: s. f. dal latino tardo bŭrsa, a sua volta dal greco βύρσα, ovvero “pelle” e, per estensione, “otre di pelle”.

Cosa significa?

Secondo la Treccani, il termine indica, fin dal suo ingresso nel vocabolario della lingua italiana, un sacchetto di pelle o di stoffa, di varia foggia e grandezza, usato per portare con sé denaro e altri oggetti.

Effettivamente ancora adesso una borsa è un contenitore più o meno grande, di questa o quella forma, materiale e colore, entro il quale infiliamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per affrontare una giornata: portafoglio, fazzoletti, smartphone, chiavi di casa, occhiali da sole, caramelle e chi più ne ha più ne metta.

Tuttavia, pur mantenendo intatto il suo uso pratico, ha assunto anche un’altra gamma di significati. La borsa è anche un accessorio, ovvero un complemento dell’abbigliamento prescelto: una bella borsa risolleva le sorti di qualsiasi outfit; mentre la borsa sbagliata può stonare sul più elegante abito da sera.

Una borsa griffata può diventare un oggetto del desiderio. Una borsa vintage è il simbolo di un’epoca. La collezione di borse che contiene il nostro armadio ci restituisce il racconto fedele del passare delle stagioni della nostra vita.

 

La storia dell’utilizzo della borsa però, si perde nella notte dei tempi…

Ripartiamo dall’etimologia della parola: l’idea di piegare a sacchetto una pelle di animale per inserirvi utensili e piccole armi, venne agli uomini preistorici.

Facendo un salto in avanti piuttosto consistente, troviamo borse con i manici dette tascapane o bisaccia nella Toscana medievale: molto pratiche da indossare durante i pellegrinaggi a piedi.

Presto fanno la loro comparsa anche delle borse più piccole, fatte di cuoio, seta o velluto, da portare a mano o appese alla cintura: si chiamano tasche, in francese poche da cui deriva l’odierna dicitura pochette.

È durante il Rinascimento che le borse diventano un accessorio utilizzato prevalentemente dalle donne, ed è sempre durante il Rinascimento che modelli, colori e tessuti iniziano ad aumentare di numero: alcune borse possono arrivare ad essere molto preziose e si comincia a parlare di moda.

Tra la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, con la diffusione dei viaggi di piacere, si sente il bisogno di borse pratiche. Nascono così le borse da viaggio, ricche di scomparti.

È nel Novecento inoltrato, infine, che le borse assumono definitivamente il ruolo che hanno oggi: quello di un accessorio indispensabile, senza cui non si esce di casa, che varia d’aspetto in base all’utilizzo, al momento della giornata, ai dettami della moda.

Alcuni modelli sono addirittura considerati dei classici.

 

Il bauletto e il secchiello

Il primo risale al 1930 ed è frutto dell’intuizione di Georges Vuitton, figlio di Louis, che per realizzarlo non fa altro che rimpicciolire la Keepall, la borsa da viaggio che ha reso celebre la maison.

Il secondo, più giovane di appena due anni, è ancora una creatura di Vuitton, che in un primo momento serve a… trasportare bottiglie di champagne!

 

La baguette

Sembra esistere da sempre, eppure la baguette nasce in tempi recentissimi.

È il 1997 quando Silvia Venturini Fendi, nipote dei fondatori del marchio, disegna questa piccola borsetta da portare sotto al braccio, proprio come si fa con il pane francese più conosciuto al mondo.

 

Clutch e pochette

La borsetta da sera, rigida o morbida, discende direttamente dai sacchettini in seta che le nobildonne francesi iniziano a portare con sé tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.

 

Shopper, tote e hobo

Le borse dal design più basico che ci sia sono figlie delle loro funzioni: la shopper non è nient’altro che la versione di tessuto del sacchetto dove si infilano gli acquisti; la tote è una sacca con due manici ideata per portare il ghiaccio (in inglese, tote, significa portare); la hobo è ispirata al lembo di stoffa che i vagabondi (hobo, in inglese) utilizzavano negli anni ’30 per avvolgere le loro cose.

 

Il consiglio della tua consulente d’immagine

Sapevi che per orientarti nella scelta della borsa più adatta a te, un criterio più sicuro del gusto personale è quello di assecondare la tua body shape?

Ti faccio un esempio. Se il bauletto, e in generale le borse a mano, sono abbastanza trasversali a tutte le forme del corpo, per modelli come la hobo e la shopper è molto importante considerare la dimensione della borsa e la lunghezza dei manici.

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