Buongiorno!

Oggi voglio raccontarti una Storia di Fashion di cui tutti, purtroppo, conosciamo la fine. Ma per quel che riguarda il resto, quanto ne sai?

Sto parlando di Gianni Versace, “l’uomo che inventò le top model” e… una manciata di altre cose! Ma partiamo dal principio…

Gianni nasce a Reggio Calabria nel 1946, e respira moda fin da bambino: sua mamma, infatti, è la sarta più brava della città, ed ha un suo atelier in centro, vicino al Duomo. Da lei il figlio apprende tutti i segreti dell’alta sartoria, che rimarranno la base su cui esprimere il suo estro creativo.

Più concentrato sul disegno delle figure femminili che sullo studio del greco e del latino, abbandona la scuola dopo i primi due anni di liceo classico.

Ventenne, inizia a provare le sue creazioni sulla sorella minore, Donatella, che da quel momento diventa sua musa, ‘cavia’ e prima collaboratrice.

A 25 anni decide che è arrivato il momento di fare il grande salto: trasferirsi a Milano per inseguire il sogno della moda.

Il capoluogo lombardo negli anni ’70 è il posto giusto al momento giusto: è lì che gli stilisti stanno rivoluzionando l’idea di fashion italiano e creando, di fatto, quel che oggi chiamiamo Made in Italy.

Dopo aver disegnato abiti per Callaghan, Genny e Complice, il vulcanico Gianni si sente pronto ad aprire la propria maison. Lo fa assieme al fratello maggiore Santo ed a Claudio Luti, oggi Presidente e proprietario di Kartell.

È il 1978: la prima sfilata del nuovo marchio Versace, alla Permanente di Milano, ne decreta l’immediato successo.

“Quando le persone guarderanno a Versace, dovranno sentirsi atterrite, pietrificate, proprio come quando si guarda negli occhi la Medusa”.

È con questa idea che Gianni porta in passerella stampe e reti metalliche, squarci e dettagli preziosi. E proprio l’immagine della Medusa è al centro del logo del marchio.

Col passare degli anni, i suoi abiti seducenti e provocatori verranno indossati dalle modelle più famose del tempo, anziché dalle solite anonime mannequin.

Naomi Campbell, Cindy Crawford, Linda Evangelista, Christy Turlington, Claudia Schiffer, Helena Christensen, Carla Bruni e le altre, diventano i volti e i corpi delle sfilate e anche delle campagne pubblicitarie Versace, firmate dai più celebri fotografi, Richard Avedon in testa.

Amico fraterno di celebrità del calibro di Elton John e Lady Diana, ha una vita privata molto sobria che tiene lontana dai riflettori.

Nel 1982 si fidanza con l’ex modello Antonio D’Amico, al quale rimane legato fino al giorno della sua morte, avvenuta per mano dell’omicida Andrew Cunanan nel 1997.

Le sorti della Medusa vengono raccolte immediatamente dalla sorella Donatella, che ancora oggi guida e anima la maison con spirito indomito.

Una curiosità: sapevi che Google Images è nato per via di un abito Versace?

Ebbene sì, è successo nel 2000, quando una giovane Jennifer Lopez indossa l’ormai mitico Jungle Dress in occasione dei Grammy Awards. Quella notte, le ricerche su Google riguardo quel vestito sono talmente tante da indurre gli sviluppatori a progettare un nuovo strumento: Google Images, appunto!

“Non sono interessato al passato, se non per il fatto che è la via per il futuro”. (Gianni Versace)

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